Risposte del Dirigente Scolastico a domande degli studenti
Carissimi Rappresentanti degli Studenti in Consiglio di Istituto del Liceo Bagatta,
mi ha fatto molto piacere ricevere i vostri quesiti. Sono domande importanti, che colgono a pieno le problematiche che investono la Scuola, non solo la nostra, in questo periodo di Didattica a Distanza (DaD).
Le risposte sono un’occasione per dare informazioni anche ai Genitori ed ai Docenti.
Prima di rispondere però, vorrei richiamare le parole della filosofa Hanna Arendt dove scriveva:
Una crisi ci costringe a tornare alle domande; esige da noi risposte nuove o vecchie, purché siano scaturite da un esame diretto, e si trasforma in una catastrofe solo quando noi cerchiamo di farvi fronte con giudizi preconcetti, ossia pregiudizi, aggravandola e per di più rinunciando a vivere quell’esperienza della realtà, a utilizzare quell’occasione per riflettere, che la crisi stessa costituisce.
Hannah Arendt, Tra passato e futuro (1961)
Questa è veramente un’occasione per riflettere su cosa vuol dire essere Studente, Docente e Genitore!
Domande e risposte
Immagino che per video lezione intendiate una connessione in sincrono (Es. Skype, ecc.). Vi sono diverse ragioni per le quali si può mancare ad un appuntamento nel quale il docente parla in diretta, senza necessariamente pensare che lo studente si stia sottraendo, magari perché preferisce dormire. Possono esserci problemi tecnici di connessione, larghezza di banda condivisa con i famigliari, malattia che non si vuole dichiarare per motivi di privacy, ecc.
Il docente potrà segnare “l’assenza” sulla sua documentazione personale, ma non sul registro elettronico, che è stato concepito per la didattica in presenza. Ma una cosa è certa: qualunque sia l’attività, in diretta o in differita, i docenti registreranno la buona volontà, l’impegno, il comportamento e la disponibilità degli alunni e delle alunne, perché saranno utili per definire il voto di comportamento alla fine dell’anno.
Sì, la valutazione è possibile, sia in sincrono che in asincrono. Saranno i singoli docenti a sincerarsi delle condizioni nelle quali avviene l’accertamento di competenze e conoscenze e relativa la validità del voto. I voti, per far capire all’utenza che si tratta di valutazioni riferite alla DaD, verranno scritti “in blu” nel registro elettronico. Prima della fine dell’anno scolastico il collegio docenti farà una riflessione su come integrare le valutazioni in presenza (ovvero i voti dati fino al 22 febbraio 2020 ed eventuali voti dati al rientro a scuola) con le valutazioni a distanza. Il Consiglio di classe poi, come sempre, deciderà nello scrutinio finale i voti in pagella da attribuire in tutte le discipline.
Come principio generale, la DaD non significa certo replicare 27 o 30 ore di lezione settimanali con programmi quali Skype o Google Hangouts, così come non è pensabile rimanere 5 ore al giorno davanti al computer per sentire le spiegazioni dei docenti con scarsa o nulla interazione. Questa non è DaD!
A proposito, avete dato un’occhiata al mio video sulla DaD?
Guarda il video su YouTube
È pur vero però che la DaD, tra i vari strumenti, può utilizzare anche lezioni in diretta, ma mai di 60 minuti. Le lezioni in tempo reale devono occupare solo parte dell’unità oraria. Il Ministero stesso, nella circolare N.388 dice chiaramente che bisogna “alternare la partecipazione in tempo reale in aule virtuali con la fruizione autonoma in differita di contenuti per l’approfondimento e lo svolgimento di attività di studio”. Considerate che il lavoratore che sta per più di 20 ore settimanali al computer dovrebbe essere sottoposto a sorveglianza sanitaria. Questo numero di ore non dovrebbe essere superato nemmeno nel vostro caso.
No, non in questa fase. Ogni docente ha iniziato questa nuova esperienza con gli strumenti che meglio conosceva. Ciò non vuole dire che gli insegnanti non debbano parlarsi tra di loro, soprattutto per evitare sovraccarichi di lavoro e sovrapposizioni di orario.
Sappiate comunque che il numero di piattaforme usate, man mano che il tempo passa, si sta restringendo.
Alla ripresa delle attività, con gli uffici di nuovo a pieno regime, le famiglie verranno rimborsate. Naturalmente chi doveva ancora versare anticipi e saldi non deve versare nulla. Ovviamente viaggi e scambi per quest’anno sono definitivamente conclusi.
Sì. Il Decreto Legge N.9 del 2 marzo 2020 al comma 1 dell’Art.32 cita “Qualora le istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione non possono effettuare almeno 200 giorni di lezione, a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, l’anno scolastico 2019-2020 conserva comunque validità”.
Il Ministro e i suoi collaboratori stanno pensando alle modalità con le quali far svolgere l’Esame di Stato 2019/2020. La soluzione sarà in funzione di come evolverà la situazione.
Solo la mattina. Il pomeriggio deve essere dedicato allo studio, tranne sportelli di aiuto o riunioni per decidere le attività. A proposito di sovraccarico di lavoro, vorrei che fosse chiaro un concetto.
Sovraccarico e sovrapposizioni si possono evitare solo se i docenti si parlano e progettano le attività insieme.
Sempre dalla Nota MIUR N.388 “…occorre evitare sovrapposizioni e curare che il numero dei compiti assegnati sia concordato tra i docenti, in modo da scongiurare un eccessivo carico cognitivo. Per questo motivo il ruolo del registro elettronico è prezioso.”
Da questo punto di vista, una buona soluzione è quella di accordarsi in modo che venga creato un orario, ridotto rispetto a quello normale, all’interno del quale ogni insegnante gestisce il suo “slot” temporale con i suoi strumenti.
L’Agenda del registro elettronico è il luogo ideale dove lasciare traccia della programmazione dei docenti e relative attività.
No. Il programma verrà ridotto. È impensabile concludere il programma inizialmente pianificato. I docenti dovranno rimodulare il piano di lavoro, riducendo gli argomenti nuovi e consolidando i saperi acquisiti prima della sospensione.
No. Assegnare solo compiti o pagine da leggere, senza una qualche forma di interazione per capire come procedono gli apprendimenti e guidare gli studenti, non sono DaD. Francamente parlando, non sono nemmeno scuola.
Solo se il docente è d’accordo. Considerate però che il video che ho linkato sopra, che dura solo 8 minuti, “pesa” quasi 500 Megabyte. In poche ore di registrazione riempireste un disco da un Terabyte. Meglio conservare brevi videolezioni o linkare materiali già esistenti su Internet.
Resto a disposizione per qualunque richiesta, così come per discutere con voi dei vari problemi che potranno sorgere. La nostra comunità sta reagendo bene, nonostante i problemi che l’emergenza ci sta ponendo. Appena avrò altre notizie, ve le girerò immediatamente.
Buon lavoro e coraggio bagattiani!
Il Dirigente Scolastico
Prof. Francesco Mulas
#iostoacasa
Questo messaggio si trovava originariamente in un PDF firmato digitalmente dal Dirigente Scolastico. Dall’intestazione sono stati omessi i riferimenti istituzionali del Bagatta, luogo e data (Desenzano del Garda, 20 marzo 2020) e il titolo “Risposte ad alcune domande”.
È inoltre stato adattato il testo per ottimizzare la leggibilità su questa pagina. Sono stati inoltre corretti alcuni caratteri a cui mancavano accenti; sono stati aggiunti una fonte alla citazione di Hanna Arendt e un link al video citato.